Una mostra di 40 dipinti a olio, tutti rigorosamente di piccolo formato,
costituenti una collezione privata lombarda, sarà allestita a partire dal prossimo
13 settembre e sino a Pasqua 2010 alla Ricci Oddi di Piacenza, il "tempio della
pittura italiana dell'Ottocento". Sono quaranta opere d'eccezione dell'Ottocento
toscano firmate dai principali protagonisti del movimento macchiaiolo, alcuni
provenienti anche da altre regioni d'Italia, a cui in anni recenti sono state
dedicate importanti mostre monografiche. Accanto ai maestri riconosciuti - Giovanni
Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini (presente quest'ultimo con un capolavoro)
e Vincenzo Cabianca, spicca il nucleo dei cosiddetti "italiani a Parigi": Giovanni
Boldini, Federico Zandomeneghi e Giuseppe De Nittis. Non mancano artisti appartenenti
a una generazione più giovane, come Nicolò Cannicci, e altri partecipi del rinnovato
clima simbolista e consapevoli dei risultati delle avanguardie storiche d'Oltralpe,
innanzitutto Plinio Nomellini e Giorgio Kienerk.
Tra i "post macchiaioli", molti originari di Livorno o operanti in Versilia,
ecco fare la loro comparsa Vittorio Corcos, Luigi e Francesco Gioli, Angiolo,
Adolfo e Lodovico Tommasi, Ulvi Liegi, Mario Puccini, Giovanni Bartolena, Renato
Natali, Benvenuto Benvenuti, Oscar Ghiglia. E' noto che al piccolo formato,
spesso realizzato su tavolette portatili, gli artisti toscani si dedicavano
dipingendo "en plein air", studiando e riproducendo il vero direttamente sul
posto, dando vita a un genere molto ambito dai collezionisti. Vedere riuniti
ben 40 esempi di questa produzione, contraddistinti da un elevato livello qualitativo,
conferisce alla mostra un ulteriore motivo di richiamo. In questa raffinata
raccolta, messa insieme pezzo dopo pezzo in quasi mezzo secolo di ricerche,
il collezionista (che ha voluto restare rigorosamente anonimo) è riuscito a
acquisire opere mai secondarie di tutti i più importanti pittori di area toscana
tra la metà dell'Ottocento e primi decenni del nuovo secolo
Oli di grande qualità, tutti volutamente di piccolo formato, selezionati
con l'ambizione di riunire il meglio di quanto non fosse già musealizzato della
pittura macchiaiola e fiorentina di piccolo formato. Il tutto non a scopo di
lucro o di sterile godimento personale ma con l'obiettivo di offrire, sempre
nell'anonimato e quindi senza alcuna volontà di celebrazione, questi tesori
alla collettività. Destinataria di questo magnifico e munifico dono è la Galleria
Ricci Oddi, scelta per il livello delle collezioni ottocentesche che vi sono
conservate. I 40 oli, conclusa la mostra, resteranno, infatti, alla Ricci Oddi
in comodato, trovando collocazione nelle sale della Galleria. Osservare da vicino
questi 40 capolavori sarà come rivivere le emozioni di ogni singola scoperta,
trattativa e acquisizione, confrontarsi con la passione di una vita, con una
scelta precisa, ferrea, quasi maniacale a favore dei piccoli formati. Una passione
nata dalla constatazione che quasi mai i grandi oli posseggono quella freschezza,
espressività, l'emozione di un momento colto e immediatamente trasposto in colore
che queste piccole opere trasmettono.
Talvolta bozzetti, talvolta lavori già definiti, i piccoli formati sono
dei veri gioielli, raccontano del pittore che li ha tratteggiati quanto e più
delle grandi tele, essendo queste frutto di rimeditazioni e mediazioni. Nei
piccoli formati, creati quasi ad uso personale, il colore è steso con una libertà
quasi rivoluzionaria, i contrasti di luci si fanno violenti, immediati, magari
a discapito della ricostruzione calligrafica di oggetti e scene. Sono opere
di sapiente virtuosismo, capolavori di immediatezza descrittiva, di espressività,
sono emozione allo stato puro. Correttamente il titolo della mostra parla di
"Collezioni a confronto". La mostra "Pittura toscana alla Ricci Oddi" intende,
infatti, essere preziosa occasione per riscoprire la magnificenza di quanto
ha raccolto il nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi (1868-1937). Esclusa l'arte
antica, egli collezionò dipinti, sculture e opere grafiche dall'Ottocento romantico
ai suoi tempi, che divennero infine gli anni Trenta del Novecento.
L'obiettivo dichiarato era quello di documentare lo sviluppo delle arti
in Italia (cui si aggiungevano significativi esempi stranieri) nel secolo XIX
e all'inizio del successivo. Entrarono così nella collezione di Giuseppe Ricci
Oddi i protagonisti del romanticismo italiano, da Francesco Hayez a Giovanni
Carnovali detto il Piccio, come tutti i maggiori macchiaioli, da Giovanni Fattori
a Silvestro Lega a Telemaco Signorini, insieme a numerosi capolavori di Antonio
Mancini, Fontanesi, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi,
Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Merdardo Rosso, Boccioni, Carrà,
Carena , Campigli, fino a De Pisis e Casorati, insieme ad altri protagonisti
di quei decenni. Il confronto collezionistico proposto in occasione della Mostra
è focalizzato intorno agli artisti di ambito toscano, presenti con opere di
straordinaria rilevanza alla Ricci Oddi, opere che saranno oggetto di un apposito
percorso di visita.
PITTURA TOSCANA ALLA RICCI ODDI. Collezioni a confronto. Piacenza, Galleria
Ricci Oddi, 13 settembre 2009 - 2 maggio 2010. Mostra promossa dalla Galleria
Ricci Oddi e dal Comune di Piacenza - Assessorato alla Cultura e sostenuta dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano,
Mostra a cura di Sergio Rebora. Catalogo edito da Silvana Editoriale. Orario:
da martedì a domenica, 10-13 e 15-18 Ingresso: Intero 6,00 euro Ridotto 4,50
euro Scuole 3,00 euro Informazioni: tel 0523-320742 www.riccioddi.it