Ho letto il vostro articolo dell'altro ieri sugli effetti della grande
distribuzione e lo condivido in pieno, anche perchè sono stato per molti anni
un commerciante e ho visto sulla mia pelle, su quella dei miei colleghi, e su
quella dei consumatori, a cosa porti questo andazzo. Ho letto anche l'articolo
del Corriere di Rimini del primo aprile e non mi stupisce di quello che dice.
Purtroppo però, è arrivato, come sempre, troppo tardi, e ormai la produzione
locale è stata rovinata senza rimedio da queste catene della Conad e della Coop
che da noi sono i veri padroni del territorio. Per i produttori locali non c'è
e non ci sarà più spazio, qualunque cosa si cerchi di far credere o si cerchi
di inventare.
L'unica cosa che non condivido del vostro articolo, è alla fine la domanda
sul perchè i Comuni (Rimini per primo, poi tutti gli altri), abbiano permesso
questo sfacelo. Io penso che voi lo sappiate benissimo, così come tutti sfacelo
che porterà sicuramente anche alla desertificazione dei centri storici. Ormai
da moltissimo tempo i vertici politici delle nostre zone sono dei semplici esecutori
di quello che vogliono i veri padroni. E i veri padroni sono proprio queste
grandi realtà che comandano e fanno fare ai politici quello che vogliono, fregandosene
dei consumatori e dei produttori.
Non parliamo di noi commercianti (praticamente tutti "ex")
che da molti anni ormai siamo fuori gioco. L'unica cosa che mi fa rabbia, è
che fino a poco tempo fa, le varie associazioni dei consumatori, senza eccezioni,
sostenevano questi colossi, affermando che avrebbero avvantaggiato i consumatori
finali. Tutto questo si è rivelato falso, ma adesso non ci si può più fare niente.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Maurizio Ricciotti