Ci
riferiamo, ovviamente, al nostro presidente del Consiglio Berlusconi che,
bene o male, mentre in Italia continua ad impazzare (basta vedere come ha "sfilato",
a un prezzo che non riusciamo nemmeno ad immaginare, una buona metà dei parlamentari
all'arci-nemico Fini), per quanto riguarda la politica estera sembra perdere
parecchi colpi. Poche settimane fa lui, e soprattutto i suoi, erano in prima
fila a difendere e a cantare le lodi di Hosny Mubarak (peraltro, a quanto pare,
zio di una sua conoscenza...).
Sappiamo com'è andata a finire. Solo l'altro ieri invitava a "non disturbare"
Gheddafi, mentre i suoi giornali e soprattutto il suo ministro degli Esteri
Frattini erano, anche qui, all'avanguardia nel magnificare il colonnello libico.
Per il vero, con il solito e un po' abusato argomento della "diga" contro l'Islamismo,
e roba simile. Anche qui a sole 48 ore di distanza, pur non essendo stata ancora
detta la parola "fine", sembra che per il colonnello dell'altra sponda le cose
non si mettano tanto bene, nonostante bombardamenti aerei, massacri, mercenari
nigeriani ed altro.
Se davvero dovessero finire male, si può immaginare quale sarà la simpatia
che il nuovo governo libico potrà avere verso l'Italia che, in fondo in fondo,
sembra essere l'unico Paese occidentale ancora fermo (o quasi) sul sostegno
al regime libico. Intanto le forniture di gas sono state interrotte... Ma, tornando
all'inizio, con questi precedenti, non è che i vari dittatori quando più o meno
direttamente o indirettamente (attraverso la stampa da lui dipendente), ricevono
le lodi e la solidarietà del nostro capo del Governo, comincino a toccarsi i...................?
La domanda non è peregrina, perchè il successo di un leader si vede anche e
soprattutto da questi particolari! (nella foto: Berlusconi in una delle
sue più riuscite gag, fa gli auguri all'amico Gheddafi)
wkls