Abbiamo ricevuto una lettera in risposta all'articolo "Perchè
la chiesa cattolica non condanna apertamente Berlusconi...". Riteniamo
utile pubblicarla integralmente perchè fa conoscere ai nostri lettori
il pensiero di molti cattolici di oggi. Sempre ai lettori, lasciamo il giudizio
su quanto troveranno scritto qui di seguito.
Ho letto l'articolo "Perchè la Chiesa Cattolica...." del 25/01/2011
a firma R.P., e spero vorrete pubblicare questa mia replica. L'autore è, di
sicuro, una persona ben informata e posso ammettere che i fatti in esso contenuto
abbiano una loro obiettiva base di verità, ma tuttavia ciò che è certo è che
egli è lontanissimo dal vero spirito cristiano, e per di più esprime con estrema
chiarezza quella posizione laicista che è il vero cancro della società italiana
e ormai, sia pure fortunatamente come residuo, della stessa comunità cristiano-cattolica.
E' vero che la Chiesa manifesta il suo amore e la sua comprensione per il nostro
capo del Governo. E con ciò? Questo è del tutto conforme all'insegnamento del
Maestro che, da un lato, afferma la necessità, anzi il dovere di occuparsi della
pecorella smarrita, e inoltre afferma con ancor più assoluta chiarezza il dovere
del cristiano anche di "farsi amici col danaro ingiusto...". Proprio perchè
quel danaro nelle mani della Chiesa perde il suo originario (eventuale) disvalore
per diventare fonte di un vero valore.
L'autore insinua che la Chiesa Cattolica tragga cospicui vantaggi materiali
dalla "cedevolezza" nei suoi confronti del capo del Governo italiano. Ebbene,
torno a dire, e con ciò? I miliardi di euro di cui alla Chiesa Cattolica viene
data la disponibilità (attraverso le immunità fiscali che evidentemente il Vostro
R.P. - da buon fariseo, senza dirlo cioè, - aborrisce) vengono sicuramente usati
da questa per opere encomiabili. Certo migliori di quelle di altri destinatari
che le userebbero magari per finanziare un servizio sanitario abortista, e peggio
ancora, che tollera l'eutanasia (chi non ricorda il vergognoso caso "Englaro"?)
o, perchè no?, la costruzione di una moschea...o roba simile! E' vero poi che
la Chiesa (quella autentica), come dice R.P., non apprezza i "cristiani adulti".
Essi, infatti, non sono che i nuovi farisei. Essi, così come i giudici, si permetterono,
in nome di una moralità astratta (e fondamentalmente protestante), di attribuire
patenti di moralità o immoralità ad altri.
Non è compito dell'uomo giudicare! Dove invece il Vostro R.P. è in torto
anche sui fatti (e non solo nei giudizi), è dove attribuisce natura "ecclesiale"
anche a realtà che, di fatto, non lo sono più e da tempo. Diciamo meglio che
lo sono solo formalmente proprio per quella visione moralista e laicista che
il vostro articolista interpreta anche troppo bene. La "Famiglia Cristiana",
le "comunità di base" e, aggiungo io, i teologi alla Vito Mancuso e simili (a
cui, purtroppo, parte dall'informazione dà ancora un po' di spazio), non rappresentano
più nulla per il movimento ecclesiale che ormai va purgandosi da quel pericoloso
ed insidioso veleno che fu con suoi principi i l cosiddetto "Vaticano II". Ormai
le vere realtà ecclesiali che R.P. (sempre senza dirlo esplicitamente!) detesta,
hanno reso evidente la sostanziale eterodossia di certo "cattolicesimo da teologia
della liberazione"! Esso sopravvive solo per lo spazio che gli è dato dalla
stampa e dall'informazione laicista e moralista, ma ben poco hanno a che vedere
ormai con la Chiesa vera, autentica e vivente! Essa sa ben distinguere tra il
semplice peccatore suscettibile di correzione dall'incorreggibile fariseo!
Ecco spiegato quello che al pur super-informato R.P. sfugge o fa finta
di sfuggire! Nulla di "strano" nella "comprensione" verso il nostro presidente
del Consiglio e per contro dalla durezza contro il relativismo morale ed il
moralismo laicista! Gli errori (eventuali e tutti da dimostrare!) del primo
possono essere comunque corretti e (in ogni caso) non possono cancellare quanto
di buono ne è venuto comunque. Il relativismo ed il laicismo sono invece incorreggibili
e contro di essi la Chiesa, pur misericordiosa, deve usare tutta la sua inflessibilità.
Non so se riterrete di pubblicare quanto sopra, ma vi ringrazio comunque per
l'attenzione.
Lettera firmata