Negli ultimi tempi ci siamo occupati quasi esclusivamente di realtà
locali, ma, dai e dai ci si stufa delle solite, per quanto significative (ahinoi!)
cazzate provinciali. Dopo settimane di primarie, Gnassi, Pizzolanti vari, Palas
coi piloni mancanti ecc... ecc... ci si ricorda che il mondo è un po'
più grande di quello spicchio di terra che occupiamo qui. Da esso dipendiamo
e, piaccia o no, con esso dovremo, a breve, fare i conti. E' ovvio che con queste
premesse siamo andati a cercar di intervistare il nostro collaboratore storico:
il "Cancelliere" che, come dimostrano i suoi precedenti, di sicuro non è
sempre simpatico (o comunque non dice sempre cose simpatiche...) ma,di certo
ne sbaglia poche...
Cancelliere, cominciamo dalla situazione economica. A quando la svolta?
Per l'Italia intendiamo. "Per l'Italia? Niente svolta!".
Com'è possibile? Tutti dicono che nel 2011 ci sarà la ripresa...
Anche Tremonti lo dice... e la televisione. "Sciocchezze, la ripresa può
esserci solo con redditi sicuri per i consumatori che oggi (nè domani)
hanno alcuna prospettiva. Se ricorda bene l'abbiamo scritto, proprio su riminipolitica.com
più di un anno fa (ndr. intervista del 30 luglio 2009)".
Perchè? "Perche' di fatto nessuno sa come governare i fenomeni
economici in corso. Ci limitiamo a subirli".
Quindi? "Quindi nulla, nei prossimi anni avremo turbolenze tali da far
impallidire i giorni presenti. Per non essere generico le faccio due esempi:
in primo luogo le banche. Tutto il sistema bancario mondiale è tecnicamente
fallito: le banche hanno "in pancia" garanzie inesistenti o sopravvalutate,
per riprendersi devono "strangolare" i loro clienti. Noti bene che su questo
lato, nonostante quello che dica la propaganda ufficiale, le banche Italiane,
sono messe peggio non meglio della media europea. E' un circolo vizioso micidiale
che, a breve,non ha soluzione".
Il secondo esempio? "Poi stanno per esplodere i "debiti sovrani" di
Spagna e Italia. Tutti sappiamo che avverrà, tutti pressapoco sappiamo
quando avverrà, nessuno (nemmeno io) può e sa prevederne le conseguenze
esatte. Abbiamo solo le linee generali. Ad esempio, sappiamo che attorno a marzo 2011, solo nell'eurozona, dovranno essere rinnovati mille miliardi di dollari di debito pubblico. Può intuire la portata di un tale fenomeno.".
Per prepararsi ci puo' dire quando? "Nel secondo semestre dell'anno
a venire. Le basta?"
Altrochè, visto che lei le cose le dice chiare e in anticipo, ci aiuti,
c'è un modo per salvarci? "No, fondamentalmente no. La risposta individuale
è la tesaurizzazione, se ne accorge lei stesso guardando il prezzo dell'oro.
A livello globale si tesaurizzano le materie prime, ma di fatto questo peggiora
la situazione innescando speculazione, accaparramento e turbative di un sano
ciclo economico. A proposito di tesaurizzazione le faccio un esempio facile".
Dica. "Ha visto nell'ultimo anno quanti negozi "compro oro" hanno aperto
a Rimini? Dieci? Venti? Comunque molti vero?".
Vero, prima non c'erano. "Ecco, come dice un mio intelligentissimo amico
di Rimini, quei "negozi" stanno come i topi alla peste. Cioè quelli compaiono
come sintomi della malattia mortale così come i topi apparivano nelle
città prima che scoppiasse il morbo. Legga la "Peste" di Camus. I negozietti
del "Compro oro" sono come i topi. Sono dei precursori poichè segnalano
l'imminenza dell'attacco cui l'organismo (economico) sta per essere soggetto.
Ma attenzione... il male che segnalano non e' solo economico ma, ancora piu'
profondamente, sociale. Come vede anche le scienze apparentemente piu' complesse
come l'economia, nei loro tratti più veri ed essenziali, si manifestano
in forme semplici . Ma solo le persone intelligenti sanno capire la semplicità.
Tutte le altre si possono nascondere solo dietro vuote parole e luoghi comuni."
Interessante. Scusi ci puo' far conoscere il suo amico di Rimini, che magari
gli chiediamo di scrivere sulla nostra testata. "No".
Antonio Cannini