Sara' la crisi, ma da un po' di tempo i giornali riminesi sembrano aver
preso un po' di coraggio e cominciano con più sollecitudine e insistenza
a sottolineare certi aspetti veramente incredibili e ridicoli della nostra situazione
politica. Ad esempio, stamattina 8 Dicembre sulla "Voce" troviamo un fondo interessante
di Simone Mariotti (che "rara avis" pensiamo sia l'unico potenziale elettore
di centro-sinistra di questo giornale), il quale fa un'analisi impietosa, ma
totalmente corretta, dei tre candidati alle primarie del centro-sinistra: Gnassi,
Fabbri, Arlotti
Nella sostanza sottolinea come tutti e tre dicano le stesse cose, ripetano
le solite litanie ,promettendo di "sistemare" tutto quello che non va e che,
paradossalmente, sottolinea l'articolista, essi stessi hanno creato. Infatti,
nonostante il paradosso che tutti e tre si presentino come delle perfette vergini
(!!!), essi, da almeno vent'anni (e nel caso di Fabbri almeno trenta), hanno
svolto un ruolo nel partito di maggioranza e nel gruppo di potere che sicuramente
ha governato, in questi decenni la citta di Rimini Ovviamente, aggiungiamo,
nessuno dei tre aveva la stazza del loro vero capo (Melucci) ma cio' non li
assolve quanto meno dall'aver taciuto e dal non avere fatto nulla per evitare
che la città finisse dove sta arrivando ora.
Questo anche il più giovane e cioè Gnassi che, nato funzionario
di partito nel grembo di sua madre, gia' piccolissimo, per quello che poteva
ovviamente, sgomitava tra i giovani del PCI prima, e delle varie sigle successive
(PDS, DS; Democratici, ecc.), alla ricerca del suo posto al sole. Posto che
comunque non gli è mai mancato visto che già una decina di anni
fa era nientemeno che Consigliere Regionale (poi, visti i risultati, non confermato...).
Tornando all'articolo sulla "Voce", Mariotti sottolinea bene, come questi
tre giovani e non giovani aspiranti facciano benissimo l'elenco dei problemi
(viabilita' disastrosa, cementificazione, Centro Storico degradato, ecc.), senza
pero' nemmeno il piu' piccolo "mea culpa" e senza ovviamente suggerire alcuna
soluzione. Quindi bravo Mariotti! Però un piccolo appunto dobbiamo muoverlo
anche a lui e lo facciamo laddove suggerisce un voto per la quarta candidata
alle primarie e cioè per quella Cristina Gattei leader del comitato "no
merda in mare" che l'articolista vedrebbe come alternativa al poco presentabile
trio Gnassi, Fabbri, Arlotti.
In realtà, la Gattei non è altro che una occasionale compagna
di strada proprio di Gnassi del quale fa la copertura sul lato "verde" e quindi,
a nostro avviso, non rappresenta nulla anche in considerazione del fatto che,
al di là del suo comitato, non si conosce una sua idea politico-amministrativa
degna di questo nome. A meno che, come titolo per essere votata, non si presenti
il solito stucchevole argomento, e cioè: che "è una donna". Per
fortuna queste favolette almeno per molti non valgono più niente. Per
i problemi di una città che si avvia al più triste e depresso
capodanno del dopoguerra, la discriminazione del sesso ,come sinonimo di qualità,
non incanta più nessuno.
WOLAND