Non ha avuto il risalto che avrebbe meritato la notizia (comunque comparsa
sulle testate nazionali), che finalmente l'Antitrust ha messo sotto indagine
la Grande Distribuzione Alimentare (detta comunemente GDO cioè grande distribuzione
organizzata), perchè altera il meccanismo della concorrenza. Un po' tardi a
dir la verità. Ma come si dice "meglio tardi che mai". C'è da aggiungere
che il meccanismo distorsivo , secondo l'Antitrust, avverrebbe più sul lato
della produzione (in quanto la grande distribuzione centralizzando e facendo
cartello sugli acquisti avrebbe distrutto un intero tessuto di piccole e medie
imprese), che sul lato dei consumatori.
Questi ultimi, almeno secondo i giornali, avrebbero riportato da questo
monopolio della GDO «qualche vantaggio». Troppo buoni secondo noi. La controprova
l'abbiamo proprio a Rimini dove il monopolio della grande distribuzione (Coop/Conad)
è ormai totale. Non a caso Rimini è tra le città più care d'Italia, dove l'inflazione
«morde» di più. Quindi il monopolio, com'è peraltro ovvio, è distruttivo non
solo «a monte» (cioè sul lato dei produttori), ma anche «a valle» dove il consumatore
ormai è costretto a pagare il prezzo che vuole appunto il sistema monopolista
visto che non ci sono alternative.
Perciò è molto grave la responsabilità di quegli amministratori locali
che hanno fatto di tutto (e lo stanno ancora facendo con ogni mezzo ...) per
favorire questi gruppi che sono, in ultima analisi, dannosi per la collettività.
M.C.