Come dicevamo ieri, anche nella pur gravissima vicenda CARIM vi è un
piccolo aspetto divertente, o quantomeno paradossale. Chiunque conosca i vertici
di questa Banca, quelli presenti e quelli passati, sa perfettamente che, salvo
forse un paio di eccezioni "tutte da verificare", essi hanno un solido legame
ideologico politico con l'attuale maggioranza nazionale. Con il centro-destra,
in parole povere. Questo vale per entrambe le componenti che hanno peso all'interno
dell'Istituto di Credito. Le altre, tutti sanno che non contano nulla. Quindi
questo vale sia per la corrente diciamo "rotariana", sia per quella cosiddetta
cattolica, monopolizzata da Cielle, notoriamente vicinissima al premier.
Il fatto che ora si trovino nella "tempesta perfetta" scatenata
dal loro "superministro Tremonti" contro la Banca (e ahimè di riflesso anche
contro tutto il sistema economico riminese), rende molto evidente la verità
del vecchio proverbio che dice che, normalmente, l'impiccato è costretto anche
a pagare la corda con la quale lo si strangola.
Nostradamus