Projects senza project. E' un gioco di parole, un'apparente contraddizione
in termini, ma vi dimostreremo che "Projects senza project" potrebbe essere
un efficace slogan per definire gli ultimi schizofrenici colpi di coda dell'attuale
amministrazione riminese. Si perchè, per chi non se ne fosse accorto, la sorprendente
iperattività dell'amministrazione in questi ultimi scampoli di mandato, tesa
a chiudere le partite sospese da anni (decenni in qualche caso), sembra essere
contraddistinta da due fattori che ritroviamo in tutte le più recenti iniziative
di Palazzo Garampi: il mattone e la cassa, che sono poi il paradigma (e l'epitaffio
aggiungiamo noi), che ha connotato le gestioni politiche dell'ultimo ventennio
Dopo le imbarazzanti delibere che hanno riguardato l'Ex Seminario e
la zona Murri-Lavatoio, tanto per rimanere alla cronaca più recente, l'improvviso
sussulto della Giunta sulla questione Metro di Costa, con tanto di ultimatum
al Governo, è una pochade che non riesce a celare la finalità ultima del minaccioso
annuncio: fare provvista di soldi, senza guardare in faccia a nessuno, anche
a costo di alzare bandiera bianca di fronte ad una "irrinunciabile opera di
collegamento per la città" che, in mancanza di contributi nazionali, sarà accantonata.
Ben inteso, non ne siamo dispiaciuti, anzi.. ma non possiamo non notare il tempismo
di certe dichiarazioni. E poi, ultimissima, è trapelata sulle pagine dei quotidiani
locali la notizia che sarebbe in fase di rilancio il Project Marvelli-Kennedy,
ma non più secondo le direttive originali del progetto: adesso si pensa di costruire,
tanto per cominciare uffici vista mare.
Un'ideona! In effetti di uffici sfitti Rimini è piena, ma quelli vista
mare ci mancavano... E se poi gli uffici restassero invenduti.. beh..basterebbe
una piccola variazione di destinazione d'uso.. et le voilà... il gioco sarebbe
fatto. L'assessore di turno ha preso le distanze dalla proposta, ma intanto
la notizia è arrivata. Ai riminesi, in mancanza di risposte da parte della politica,
sono rimaste solo domande. Che fine faranno questi benedetti Projects rimasti
finora sulla carta ? I grattacieli, i moli, le dune, che fine hanno fatto..
miraggi ? Per esempio, il tratto di lungomare compreso tra P.le Kennedy e P.le
Boscovich, quello originariamente destinato al progetto Nouvel-Coopsette, a
che punto sta ?
L'unica cosa certa è che, in attesa che si realizzino i Projects, nei
tratti demaniali interessati il degrado sta prendendo il sopravvento, tra piccoli
e grandi abusi e dispute infinite per un tavolino o una tenda di troppo. Nulla
viene concesso e autorizzato, tutto deve essere sacrificato, anche nel mezzo
di una crisi che non ha precedenti, in attesa di un sempre più improbabile futuro.
Insomma, alla nostra brillante Amministrazione, accompagnata nella sua avventura
politica al governo della città dal controcanto di chi siede da "troppo tempo"
sul banco dell'opposizione, non è mai importato mantenere la coerenza tra quanto
previsto nei fantomatici "Projects" e quanto poi realmente messo in opera .
L'importante è sempre stato predisporre un blindatissimo Project, meglio
se firmato da un archittetto di grido ..e poi, come si dice .."aggiustare il
tiro" strada facendo. Perchè la politica, come direbbero i nostri "strateghi"
del Palazzo, è tenuta a dare gli indirizzi, non a vegliare affinchè questi poi
siano attuabili o, in caso di loro recepimento, che vengano rispettati... E
così, finita l'era dei progetti a lungo termine, delle visioni o dei miraggi,
a seconda dei punti di vista, ora sembra sia venuto il momento di venire al
sodo e tirare le somme, passando dalle parole ai fatti e, con molto (troppo
secondo noi..) realismo, accontentarsi di quello che si riesce a tirare su,
lanciando, con largo anticipo, i saldi invernali.
Murri, Lungomare Spadacci, Project Foster, Project Nouvel, Novarese,
TRC .. e l'elenco potrebbe continuare ancora... Siamo certi che ognuno di questi
casi ha un suo perchè ed un suo per come.. ma quando la differenza tra le cose
promesse e quelle fatte diventa così grande, non c'è più scusa che tenga. Insomma,
si scrive "Project", all'inglese, ma si legge "Senza-Progetto-Alcuno" : alla
faccia del Piano Strategico. Noi crediamo che Rimini non abbia bisogno di mirabolanti
"piani strategici" calati dall'alto, ma di un capillare e faticoso lavoro di
attenzione e ascolto verso le esigenze dei singoli, caso per caso, finalizzato
a ricomporre il tessuto che lega il territorio e le sue vocazioni alla gente
che in quel territorio ci vive e lavora. Per questo è nato il Movimento 5 Stelle.
Movimento 5 Stelle - Grilli Pensanti Rimini