Leggiamo, a partire dalla prima pagina di oggi del quotidiano "La
Voce", una lunga intervista ad Alfredo Aureli che, sicuramente è
un caso, ripete molti concetti dell'articolo di "analisi" pubblicato
ieri sul nostro sito sulla situazione della città di Rimini.
Nella sostanza, Aureli riprende due concetti che sono anche nostri:
il primo, che siamo nelle mani di una classe politica (tutta, maggioranza e
opposizione) inetta. Il secondo, che il nuovo Palacongressi di Rimini è
un'opera inutile, costruita nel perido sbagliato, in un mondo in cui non ci
sono più soldi per certe cose. Un colpevole sciupio di denari e d'energie.
Non possiamo che sottoscrivere quello che Aureli afferma ma un paio
di domande gliele dobbiamo fare. La prima: visto che è uno dei pochi
che a Rimini può fare qualcosa per cambiare l'andazzo: ha intenzione
di farlo? La seconda: se ha intenzione di farlo, cosa intende fare?
Migliaia di persone, a Rimini, la pensano come lui ma non hanno mezzi
per "incidere". Lui che potrebbe, perchè non si muove?
E.V.B.