Si
chiude oggi una campagna elettorale fra le più deprimenti che il Paese abbia
mai visto. Si sono affrontate delle forze politiche apparse davvero alla frutta,
anche se per motivi diversi. Solo per rimanere ai principali contendenti: le
ultime performance dei politici della Pdl sono state assolutamente imbarazzanti.
Lo stalliere mafioso di Arcore Mangano? Un eroe. E Berlusconi che non trova
di meglio che prendersela con Totti "fuori di testa" perchè vota Rutelli a Roma.
Queste sono le credenziali che esibisce chi si candida a guidare il Paese.
A livello locale, il candidato Pizzolante, giulivo trivellatore,
che "esibisce" l'ex ministro Lunardi il quale dice che la metropolitana di costa
"va interrata". Che c'entri qualcosa il fatto che Lunardi è un noto esperto
di scavi? Dall'altra parte, a livello locale si sono perse le tracce sia di
Zavoli (ma è un'abitudine), sia dell'impalpabile Elisa Marchioni che, pure,
ha battuto il territorio in tutti gli incontri organizzati dal Pd. Però, fuori
dal partito, nessuno si è accorto di lei. Segno che non deve aver detto cose
particolarmente profonde.
Nel Pd, appare sempre più grande la figura di Walter Veltroni
che ha condotto un'ottima campagna. Ha cercato di far dimenticare agli italiani
la triade Prodi, Visco, Bersani che, se fosse stata più in evidenza, avrebbe
fatto perdere voti. Gli italiani si ricordano di chi li tassa e in cambio non
migliora la loro situazione personale. Per questo i tre sono stati tenuti "sotto
vuoto". Bersani, inoltre, che conclude la sua campagna proprio nella Provincia
di Rimini, è il candidato naturale a sostituire Veltroni in caso di pesante
sconfitta elettorale. Per conto di chi? Ma di D'Alema, che domande. (Nella
foto, Bersani avverte un'inquietante presenza alle sue spalle e non sembra proprio
sereno).
Antonio Cannini