Gli alberghi di proprietà ecclesiastica non pagano l'Ici (o Imu, come pare si chiamerà). Questo perchè la legge attuale, prevede che a non pagare siano fabbricati che oltre all'attività commerciale abbiano un'attività, anche minima, di culto. Ciò significa che gli alberghi gestiti da preti, suore, parrocchie, associazioni, ecc. ecc. che hanno almeno una cappella all'interno (cioè il 99%), sono esentati dal pagare. Sono esenzioni che, nel complesso, valgono milioni e milioni di euro. E che i Comuni, oggi così in difficoltà, si vedono passare sotto il naso. Nel momento in cui il governo chiede sacrifici agli italiani e, nel contempo, la chiesa stessa parla di manovra iniqua, proprio la chiesa dovrebbe guardare dentro di sè, vergognarsi, e porre rimedio chiedendo scusa.
Antonio Cannini