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Dal sito ufficiale:
La guerra non cessa mai: tempi diversi, campi da battaglia diversi,
nascosti in profondità nelle pieghe della Storia... Sono chiamati
Chiropterans. Possono mutare la propria forma e apparire come esseri umani,
ma non lo sono. Sono creature immortali che si nutrono di sangue. L'organizzazione
chiamata Red Shield combatte da sempre per sterminare questa piaga e ora
la lotta si è evoluta in una dimensione molto più ampia.
Okinawa, Giappone. Anno 2005. Ora.
Saya Otonashi è una studentessa di liceo che vive tranquillamente
con la propria famiglia. Tranne per un particolare: non ha nessun ricordo
della sua vita risalente a più di un anno fa. Un giorno, un incredibile
evento manda in pezzi la sua vita felice.
Un nemico da distruggere. Una missione da compiere. Il vortice di un'antica
lotta trascina Saya verso il suo destino. Un giovane e affascinante suonatore
di violoncello dagli abiti scuri fa la sua comparsa: il suo nome è
Hagi. Nel momento in cui consegnerà una katana nelle mani di Saya,
la Storia prenderà una nuova direzione.
Saya sarà in grado di recuperare la memoria e scoprire la sua vera
identità?
Accingendosi a parlare di Blood+ è inevitabile fare riferimento
a Blood: The Last Vampire, mediometraggio creato nel
2000 da Production I.G.: nonostante una certa esilità della trama
e il fin troppo accentuato interesse per i combattimenti e i copiosi schizzi
di sangue, il film riscosse un discreto successo in Giappone e all'estero
(in Italia è di prossima pubblicazione per Panini Video, previsto
per la primavera 2006) grazie alle atmosfere cupe ed inquietanti, al misterioso
fascino della protagonista, al crudo realismo raggiunto nonostante il
tema soprannaturale, nonchè alla notevole tecnica realizzativa,
come da buona tradizione dello studio d'animazione, da cui sono uscite
negli ultimi anni alcune tra le più importanti opere animate giapponesi,
dalla saga di Ghost in the Shell a Jin-Roh fino alle sequenze
animate di Kill Bill volume 01.
Blood+, recentemente iniziato sulle reti televisive
giapponesi, è il seguito naturale di The Last Vampire
e ne riprende ambientazione e il personaggio principale, Saya, sviluppandone
le vicende in tutt'altra direzione rispetto all'originale capostipite.
La serie televisiva, infatti, è trasmessa dal canale TBS nello
stesso orario in cui nelle scorse stagioni sono andate in onda serie di
strepitoso successo come Gundam Seed Destiny e Fullmetal
Alchemist. Inevitabile quindi che tutto ciò non influenzasse
la creazione stessa dell'anime – che si prevede inoltre durerà
ben 52 episodi, corrispondenti a due stagioni televisive – dovendo
tenere conto dei gusti di un pubblico di spettatori diverso e probabilmente
più ampio rispetto al target abituale dello studio.
Tutto questo si è risolto riconducendo la storia di Saya
entro binari più consueti rispetto al precedente mediometraggio,
trasformando la spietata cacciatrice di vampiri in una tranquilla studentessa
di liceo, grazie al sempre valido espediente della perdita di memoria,
e introducendo diversi personaggi secondari, ben caratterizzati ma eccessivamente
stereotipati: facciamo così la conoscenza del benevolo padre adottivo
di Saya - consapevole però della vera natura della ragazza - di
Kai, amico e compagno di scuola trascinato suo malgrado negli eventi,
e Hagi, misterioso e ambiguo violoncellista, legato al passato di Saya
e motore dello sviluppo della storia risvegliandone i poteri sopiti. Dai
Chiropterans ai militari americani, anche antagonisti e altri comprimari
non si elevano per particolare originalità, pur non risultando
neppure del tutto piatti.
Nonostante questo la serie mantiene diversi punti di contatto con The
Last Vampire, che costituiscono d'altronde i suoi veri punti di forza.
Attenuato, ma non per questo meno efficace, è l'impatto dei combattimenti,
da cui sono stati espunti i particolari troppo splatter ma che rendono
bene la brutale violenza degli scontri contro i bestiali vampiri. Intatti
i riferimenti alla particolare situazione socio-politica dell'isola di
Okinawa(1) – luogo d'ambientazione della serie
– tuttora influenzata dalla presenza delle basi militari statunitensi,
che costituiscono infatti uno dei punti cardine intorno a cui ruotano
tutte le vicende. Diverso, infine, il character design, che perde tutto
il suo realismo per rientrare in canoni più adatti al pubblico
generalista della televisione; dal punto di vista tecnico Blood+ si dimostra
comunque all'altezza degli altri lavori della Production I.G. Nonostante
la destinazione televisiva.
Conteporaneamente alla messa in onda dell'anime, sulle pagine di alcune
riviste giapponesi sono stati pubblicati ben tre riduzioni a fumetti di
Blood+, rispettivamente ad opera di Asuka Katsura (Petite Cossette),
Kumiko Suekane e Hirotaka Kisaragi (Gate, Spectre).
Il sito ufficiale: http://www.blood.tv/
Il sito ufficiale di Production I.G.: http://www.productionig.com/contents/works_sp/20_/index.html
SCHEDA TECNICA
Soggetto originale: Production I.G , Aniplex
Regia generale e supervisione: Junichi Fujisaku
Character Design: Chizu Hashii
Direzione dell'animazione: Akiharu Ishii
Mechanical Design: Kenji Teraoka
Art Director: Junichi Higashi
Fotografia: Koji Tanaka
Regia 3D: Makoto Endo
Musiche: Mark Mancina
Produzione delle musiche: Hans Zimmer
Produzione dell'animazione: Production I.G
Prodotto: MBS, Aniplex, Production I.G
(1) Si consiglia a proposito la lettura dell'ottimo manga Kajimunugatai
– Racconti di vita e di morte portati dal vento di Susumu Higa, recentemente
pubblicato in Italia da d/visual. |